Grazie davvero a tutti
sono così contenta che stia piacendo tanto...credevo che qualsiasi persona normale l'avrebbe considerata una pippa mentale lunga 15 pagine xD... che bello condividere
Ok. Basta
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CITAZIONE (»_.BB._ † @ 23/10/2009, 10:02)
CITAZIONE ([Holiday~ @ 24/10/2009, 14:56)
Non ditemi che sono un genio
sennò poi ci credo e vado a trasferirmi alla Wammy, dove mi caccerano a intellettuali pedatone
CITAZIONE (Nemesi DinoViola @ 23/10/2009, 12:17)
*corre spedita*
CITAZIONE (Cherryellina @ 24/10/2009, 15:24)
Posso risponderti qui? Beh io lo faccio, spero di non scomodare nessuno ^^. Si può interpretare un qualsiasi lavoro narrativo come espressione del mondo interno dell'autore. E' piuttosto normale, e di solito è anche ritenuto un pregio e un sintomo di compattezza stilistica, il fatto che tutti i personaggi, tutte le situazioni, gli ambienti, sembrino legati da un tema comune, che insomma sembrino fatte dalla stessa mano e abbiano tutta l'aria di appartenere a quella storia senza stonare. E' vero, è una trama, e soprattutto sono
personaggi stranamente astratti (dico "stranamente" perché non ci sarebbe da aspettarselo, data la gran quantità di particolari realistici a cui viene data attenzione nello svolgimento dell'intreccio).
Continuando il parallelo col Tasso (che oltretutto mi piace molto come autore) diciamo che il suo conflitto irrisolto, visibile all'interno della Gerusalemme, è provocato dall'inquietudine e la disarmonia della condizione storica, sociale, culturale in cui egli è vissuto. Quindi è vero, probabilmente gli autori hanno avuto una certa semplicità di intenzioni nello scrivere Death Note, e non pensavano certo di esporre particolari teorie o denunciare la situazione sociale contemporanea. Però vivono in un certo tipo di mondo, e gran parte delle cose che ho trattato "traspaiono" nonostante le intenzioni degli autori ^^. (Ovvio poi che sono sempre interpretazioni mie, e proprio perché una "versione vera" del significato di DN non esiste, si può discutere di tutto).
CITAZIONE (•Setsuna• @ 23/10/2009, 21:06)
in effetti l'idea di fare critica non mi dispiacerebbe. Per ora penso di andare a fare Lingue Orientali alla Ca'Foscari, poi si vedrà! In origine volevo fare la scrittrice, ma ho perso molto la fiducia...pazienza.
CITAZIONE (Mail J. @ 24/10/2009, 14:10)
Credo che, per la gran parte delle cose che non potevo far risalire a fonti precise, io ci abbia messo molto di quello che sento. E' vero, probabilmente si tratta di personaggi estremi, ma forse solo perché di solito ciò che sta nella mente è in effetti più estremo di ciò che poi accade o può essere messo in atto. Il Vuoto è un tema sociologico/antropologico/esistenziale contemporaneo molto presente, anche se evitato il più possibile perché in effetti deve fare una gran paura; non solo, è anche un tema che ha caratterizzato da sempre la filosofia e l'estetica giapponese (al contrario che in occidente, dove non a caso è nata l'espressione "horror vacui") ...quindi credo che il parallelo interpretativo sia azzeccato, anche se mi sento molto coinvolta da questa problematica e quindi in teoria rischierei di parlare più di me invece che in maniera oggettiva. Sono contenta invece di aver scampato questo errore, a quanto pare dai vostri commenti ^^.
E' vero, Vuoto e Noia vanno a braccetto. Specie questo tipo apatico di noia.Probabilmente sono una la causa dell'altra, in una sorta di circolo vizioso.
CITAZIONE (SweetJenny @ 24/10/2009, 20:25)
10+ alla tua prof
In realtà devo collegare molte più materie
ho già uno schemone in testa!
CITAZIONE (Lil Katja @ 25/10/2009, 18:19)
In effetti non ho avuto praticamente nessuna fonte...però adesso, per documentarmi, ho preso un libro che si chiama Sol Mutante in cui vengono confermate e spiegate in maniera più estesa molte delle mie ipotesi, e questo mi ha gratificato molto
. [ad esempio la piccola parentesi che fa sugli shojo mi ha dato molti spunti].
Edited by . : d e n i a :. - 25/10/2009, 23:03